L’Arte, oggi più di ieri, è elemento quotidiano dalla sconfinata estensione: si pensi che un italiano su tre si cimenta in attività artistiche. Ignorare tale “massa creativa” da un possibile intento divulgativo sarebbe una miope scelta. Concordo quindi con Vittorio Sgarbi quando afferma:
L’ARTE NON È UNA VASCHETTA DI ACQUARIO CON I PESCIOLINI COLORATI CHE PIÙ CI AGGRADANO, COME LA MAGGIOR PARTE DEGLI “ISTITUZIONALISTI” VORREBBE. CI PIACCIA O MENO, L’ARTE, NELLA SUA ECCEZIONE PIÙ TOTALE, INTERCLASSISTA, ANTROPOLOGICA, È SEMPRE OCEANO. E NELL’OCEANO C’È DI TUTTO. ACQUE TORBIDE E CRISTALLINE, PESCI BELLI E MOSTRUOSI, VITA E MORTE. CREDERE CHE TUTTO UN OCEANO POSSA ESSERE RAPPRESENTATO DALLE VASCHE VUOL DIRE CREDERE NELLE SEMPLIFICAZIONI ARBITRARIE, INVECE CHE ALLA COMPLESSITÀ E ALLA MOLTEPLICITÀ DEGLI ASPETTI CHE COSTITUISCONO I FENOMENI DI INERENZA UMANA. VUOL DIRE SOPRATTUTTO ATTRIBUIRE ALL’ARTE UN RUOLO SOCIALMENTE MARGINALE RIGUARDANTE UNA TRASCURABILE MINORANZA DI ADDETTI AI LAVORI. (PRONTO SOCCORSO. GLI ARTISTI “CURATI” DA VITTORIO SGARBI, EA EDITORE, PALERMO, 2016)
Ebbene, presto questo sconfinato oceano creativo si rivelerà in “ARTISTI” il nuovo Annuario Internazionale d’Arte Contemporanea: distribuito negli store Mondadori di tutta Italia, rappresenterà il punto di riferimento per collezionisti, mercanti e galleristi.
Un confronto ragionato tra i grandi lasciti stilistici del passato e le più attuali tendenze espressive, insieme a quotazioni, le valutazioni di mercato, i dossier, i redazionali tematici, i critici, le gallerie.
Ci sono tante cose, nell’arte, da scoprire e per le quali vale la pena vivere.
A volte quelle che paiono piccole sono, al contrario, infinitamente grandi. L’arte del passato e l’arte del presente, con i loro protagonisti, sono le voci aggreganti delle pagine di “ARTISTI”. L’arte e la vita si rispecchiano e si corrispondono. E noi amiamo entrambe.